La guida spaziale all’osservazione dei cieli d’Emilia Romagna. Tutti gli appuntamenti astronomici di maggio 2022
Questo mese promette davvero bene: eclissi totale di Luna, congiunzioni mozzafiato, il ritorno di fenomeni e soggetti astronomici più amati, come la Via Lattea, e tanto altro ancora. Scopriamo cosa, questo mese di metà primavera, ci regalerà!
Luna Piena maggio 2022 o Luna Rossa
Questo mese non ci sarà un plenilunio qualsiasi, bensì una signora Luna piena con tanto di eclissi totale, osservabile soltanto in parte dalla nostra penisola.
Eclissi totale di Luna maggio 2022
La notte tra domenica 15 e lunedì 16 maggio ci sarà un fenomeno astronomico molto interessante: un’eclissi totale di Luna.
Cos’è un’eclissi totale di Luna?
È un fenomeno ottico-astronomico, che coinvolge il sistema “Terra-Sole-Luna”, determinato dall’ombra del nostro pianeta, la quale oscura totalmente (come nel caso di questo mese) o in parte il nostro satellite naturale (la Luna), mentre la Luna, nel momento di massima pienezza è illuminata dal Sole e si interseca al suo asse nodale.
Quando e come vedere il plenilunio e l’eclissi totale di Luna
Molti dicono che sia l’evento astronomico più atteso, scopriamo insieme come e quando poterlo osservare. Il fenomeno astronomico avrà inizio intorno alle ore 3.32 del mattino del 16 maggio, orario in cui la Luna entrerà nel cono di penombra creato dalla Terra e terminerà al tramonto della stessa (che avverrà intorno alle 5.30 del mattino). Con l’orizzonte libero e in direzione sud e ovest (in buone condizioni metereologiche) l’eclissi totale sarà visibile per 11’ circa.
Come si chiama la Luna di maggio 2022?
Questa Luna piena viene detta, prima di tutto, Luna Rossa o di sangue, perché appare colorata di rosso; ciò accade perché l’atmosfera terrestre rifrange la luce solare e guardandola ce la fa percepire di colore rossastro.
Ovvero, assume tale colore perché le onde luminose hanno una lunghezza maggiore e si disperdono per ultime, durando di più; fenomeno che può avvenire sia all’alba, sia al tramonto e in base alle condizioni climatico-atmosferiche può apparire di un colore che va dal rosso chiaro, al rosso intenso, fino all’arancione. Poi per costume e folklore delle culture indigene è detto anche plenilunio o Luna dei Fiori, sempre attinente alle ottimali condizioni climatiche e termiche godute in questo periodo dell’anno.
L’Eclissi totale di Luna piena di maggio 2022 minuto per minuto
Inizio penombra ore 3.32
Eclissi parziale ore 4.27
Eclissi totale, inizio alle ore 5.29, conclusione prevista per le 6.12 del mattino
Uscita del satellite dal cono d’ombra ore 6.53
Conclusione eclissi parziale ore 7.55
Fuoriuscita della Luna dalla penombra ore 8.50
Congiunzioni previste per il mese di maggio 2022
Il 22 maggio, all’alba, nella costellazione del Capricorno, ci sarà la congiunzione Luna – Saturno
Il 25 maggio, all’alba, potremo osservare la congiunzione tra la falcetta di Luna e i pianeti Giove e Marte
Il 27 maggio, al mattino presto, all’orizzonte, verso est, si paleserà la congiunzione falce di Luna e Venere
Il 28 maggio Marte si affianca a Giove, in una congiunzione di passaggio, per poi sorpassarlo nei giorni successivi
I passaggi della ISS previsti per maggio 2022
Dal 9 del mese al 18 sono previsti molteplici passaggi della Stazione Spaziale Internazionale sopra l’orizzonte. Avremo premura di ricordarvi di volta in volta giorno e orario, basta seguire i nostri canali Social (Facebook e Instagram), o iscriversi al nostro gruppo di Astrofili Osiride Astro Luna.
Comete visibili nel mese di maggio 2022
Questo mese sono visibili le comete: C/2017 K2 Pan Starrs, C/2017 O3 Pan Starrs.
Asteroidi visibili in maggio 2022
Questo mese potremo osservare gli asteroidi: 15 Eunomia, 8 Flora, 10 Hygiea e 29 Amphitrite.
I pianeti da guardare in maggio 2022
Venere → visibile all’alba, sorge 1 ora prima del Sole
Marte → visibile da notte inoltrata fino a poco prima della prima luce dell’alba
Giove → visibile all’orizzonte orientale all’alba, tra Venere e Marte
Saturno → visibile da notte inoltrata all’alba, prima del sorgere di Marte, Giove e Venere
Nettuno → il pianeta estremo, dopo 11 anni di fissa dimora in Acquario, questo mese leverà le tende per trasferirsi in Pesci; ben visibile soltanto al telescopio e per pochi minuti, al confine tra le due costellazioni, sul far dell’alba, non lontano da Giove
Plutone → il pianeta dalla sera a tarda notte si svela a noi, in principio basso all’orizzonte sud-est, poi culmina, a sud, al sorgere del Sole
Costellazioni visibili nel mese di maggio 2022
Allo zenit, a est dell’Orsa Maggiore, troviamo la costellazione del Drago, che avvolge la Piccola Orsa; mentre, la testa del Drago ha alla sua destra (direzione nord-est del suo occhio destro, noto con il nome della stella Eltanin) Vega, posta nella costellazione della Lira.
La stella Eltanin, è uno degli occhi del Drago, nota per avere uno stretto legame con la scoperta della legge di aberrazione della luce (nota anche come aberrazione astronomica o aberrazione stellare, motivo per il quale le stelle sembrano ballare o spostarsi se si guarda il cielo, ciò non accade affatto, perché si tratta, appunto, di uno spostamento apparente delle stelle, soggette al moto di rivoluzione della Terra e alla finitezza della velocità della luce).
Muovendo il nostro sguardo tra le due Orse (Maggiore e Minore), risalendo tutta la coda del Drago, fino alla sua fine, individuiamo Thuban, quella stella (visibile sia di giorno, sia di notte) che una volta era considerata “polare”, designata dagli antichi a segnare la via indicando il nord. Da qui, spostando lo sguardo di 10 °, ci muoviamo (tracciando una linea immaginaria che va da alfa Ursae Major a Alfa Polaris) per avvicinarci a Giansar, o Lambda Draconis, punta estrema, e fine, della coda del Drago.
Mentre, nella zona della testa del leggendario animale, troviamo altre stelle interessanti: Eltanin, Alwaid, Csi Draconis e Mu Draconis. Che insieme creano un importante asterismo proprio della costellazione dell’animale squamato e leggendario. Puntando verso sud – ovest della testa del Drago, ci spostiamo di circa 12°, verso la costellazione della Lira, in direzione di Vega (la stella più brillante del cielo estivo e la III° più brillante a queste latitudini), che a Luglio e Agosto la potremo osservare prossima allo zenit intorno alla mezzanotte.
Una volta intercettata Vega, è più facile disegnare in cielo il Triangolo Estivo, basta tendere il braccio verso l’alto e farsi strada con l’indice alla ricerca degli altri due vertici (le stelle Altair, in Aquila, e Deneb, in Cigno). Volendo, invece, soffermarsi nella costellazione della Lira, è bello individuare la figura romboidale composta dalle 6 stelle luminose che la compongono, compresa la principale Vega (la sua prima astrofotografia non è tanto antica, fu scattata nel 1850). Qui, che è possibile incontrare un altro soggetto astronomico estivo preferito degli astrofotografi: la Via Lattea.
La Via Lattea attraversa letteralmente l’area occupata dal Triangolo Estivo; mentre dirimpetto alla Lira, e in alto a sinistra dell’Aquila, troviamo la costellazione del Cigno, riconoscibile per la sua forma a croce. Appunto, nota anche come Croce del Nord, con a capo la stella Deneb, a poco più di 20° a est di Vega in Lira. Individuate le rispettive stelle principali del Cigno, della Lira e dell’Aquila, è possibile formare il famoso asterismo estivo o Triangolo Estivo (costituito dai tre vertici stellari Vega, Altair e Deneb).
Anche la costellazione del Cigno è quasi totalmente stanziata nella Via Lattea, e vale la pena non perderla di vista per individuare un nuovo punto di via, tra Altair e Vega, o meglio Albireo (la base della croce del Cigno), una stella nota anche come Beta Cigni.
Capiamo, da quanto detto fino ad ora, che questa porzione di cielo è zeppa di stelle, proprio come se ne rese conto Herschel (astronomo), che ne contò circa 331.000 in un’area di soli 5° in Cigno.
L’apice del Triangolo Estivo (la stella Altair, posta nel collo dell’Aquila) è protagonista, insieme a Vega e Ras Alhague (in Ofiuco) o Alfa Ophiuchi di unadoppia costellazioni composte da Aquila e Antinoo, con la sua stella Alshain: questa zona è attraversata dalla Via Lattea, nota come Fenditura dell’Aquila, un insieme di nebulose oscure e polveri interstellari che intorbidiscono la sua trasparenza e brillantezza, a confine con la Fenditura del Cigno (Altair dell’Aquila, con Deneb del Cigno e Vega della Lira forma il Triangolo Estivo; mentre ai suoi lati troviamo Alshain e Tarazed, il cui allineamento evoca l’immagine dell’Aquila, con Altair a formarne il collo e Alshain e Tarazed le ali).
Spostandosi di 10° nord est da Altair è possibile trovare la costellazione del Delfino, costituita da 5 stelle; sopra la quale è bello poter tentare di individuare altri piccoli asterismi: Sagitta, Freccia e Volpetta.
Mentre, tornando al Cigno, tracciando una linea da Deneb (punta del Cigno) a Altair (nell’Aquila), e la prolunghiamo di una distanza uguale, arriviamo alla costellazione del Sagittario, posto a 10° est, tra Capricorno (a est) e Scorpione (a ovest). A Sud del Sagittario troviamo la costellazione di Ofiuco o Serpentario, con a capo Ras Alhague, la stella più luminosa della costellazione; mentre a ovest è stanziata la stella Ras Algethi (la testa di Ercole). Una costellazione centralissima del cielo estivo, esattamente alla metà dei due poli e posta tra gli equinozi di primavera e d’autunno.
Sotto Ofiuco, nella zona meridionale di questa porzione di cielo, di preciso tra Sagittario eBilancia, troviamo la costellazione dello Scorpione (con la sua bella e rossa Antares, stella principale). Siamo nel quadrante sud ovest, area di interesse anche della Bilancia o Libra, posta tra la costellazione della Vergine e dello Scorpione, riconoscibile per la forma a quadrilatero.
Più a Nord, c’è la Corona del Nord o Corona Borealis, costellazione posta tra Ercole e Bootes, appena sopra il gruppo di stelle a forma di diamante, testa dello Scorpione. Con una forma a semicerchio, proprio come quella di una coroncina, e con una stella che la contraddistingue, chiamata, appunto, “Gemma” o “Perla della Corona”. Una costellazione che, in base alla cultura e alla geografia dalle quali la si osserva, ha collezionato differenti denominazioni: “Boomerang” tra gli indigeni australiani e Atarot in oriente. Spostandosi verso l’ovest della Corona troviamo Bootes, a est di Cor Caroli, facile da riconoscere per due elementi distintivi: la sua forma ad aquilone e la sua stella principale di un colore giallo dorato (Arturo).
Nella porzione nord ovest ci accoglie VIrgo o la costellazione della Vergine, con la stella principale, di colore bianco, Spica; che con Denebola, Cor Caroli e Arturo, vanno a formare il diamante di Virgo. Ancora più su e a ovest, troviamo la costellazione Cani da Caccia, con la stella principale Cor Caroli; sono i 2 cani di Bootes (Asterion e Chara), tenuti al guinzaglio dal mandriano (Bootes) nella sue personale ricerca del grande oro. Cor Caroli è nel cane posto a sud (Chara) ed è il simbolo del cuore di Carlo II° d’Inghilterra. A 7 ° nord e 2° ½ a ovest di Cor Caroli, troviamo La Superba, una stella di quinta magnitudine, nota per la brillantezza dei suoi raggi prismatici.
Oggetti del profondo cielo osservabili a maggio 2022
In Orsa Maggiore: l’Asterismo del Gran Carro (costituito dalle stelle Mizar e Alcor), la stella variabile binaria a eclisse w Ursae Majoris e le galassie M101, M81, M82.
In Drago: NGC 6543, nebulosa planetaria, nota anche come “Occhio di Gatto”, distante da noi 3300 anni luce.
In Cani da Caccia: la Superba (Y Canum Venaticorum), ammasso globulare M3, la galassia M51, galassia Girasole (M 63) e la galassia M94.
In Leone: Regolo, uno dei vertici del triangolo primaverile, Algieba (Gemma Lonis) sistema stellare multiplo, Zosma e Denebola stelle doppie, Tripletto del Leone costituito dalle galassie M65, M66, NGC 3628.
In Vergine: Ammasso della Vergine (con più di 1000 galassie, tra queste troviamo Virgo Ao M87, M49, M86 e M60), galassia Sombrero (M104), galassia a Spirale, stelle doppie come Porrima e stelle binarie come Gamma Virginis.
In Chioma di Berenice: galassia Occhio Nero (M64) e l’ammasso globulare M53.
In Bootes: la costellazione dalle innumerevoli stelle doppie, come Delta, Kappa, Xi, Mu e Iota Bootis, Izar (Epsilon Bootis) e l’ammasso globulare NGC 5466.
In Ercole: gli asterismi Farfalla e Chiave di Volta, l’ammasso globulare Messier 13 (posto tra Eta e Zeta Herculis e il sistema stellare multiplo Ras Algethi.
Cosa osservare nel cielo a maggio 2022
- La galassia M81
- La Nebulosa Boomerang, il luogo più freddo dell’universo
- Nebulosa Nord America o NGC 7000
- Nebulosa Pellicano
Segnate in agenda tutti gli avvenimenti in programma. Vi piacerebbe una guida per individuare le costellazioni del cielo estivo?